Casa con ingresso ad arco? Ecco come scegliere la porta migliore!

La porta d'ingresso esprime lo spirito della casa, è importante non snaturarlo.

Infatti molte abitazioni che si trovano nei piccoli paesi di pianura costruite  tra l'800 e il secondo dopoguerra  sono dotate di un ingresso dove la parte superiore ha la forma d'arco.

Molto spesso è presente un'inferriata in ferro a forma di raggiera che aveva lo scopo di proteggere il vetro che si trovava sopra le ante di una porta.
nelle vecchie abitazioni questo è una forma d'ingresso molto comune

Questo forma dell'ingresso valorizza l'abitazione e la rende unica e particolare.  Perciò si sceglie di mantenere la stessa forma di una porta con un sopraluce e di mantenere anche l'inferriata fatta a raggiera.

Che caratteristiche dovrà avere la nostra nuova porta d'ingresso?

  • Essere sicura contro l'entrata di malintenzionati
  • isolare dal freddo per mantenere il comfort termico all'interno dell'abitazione 
  • dare pregio all'abitazione perché è il biglietto da visita della casa
  • ottimizzare il budget per questa è solo un piccolo tassello nella ristrutturazione della casa.
Ci sono due scelte: mettere una porta blindata o mettere una porta di sicurezza in legno.

Porta blindata, che cos'è?

La porta blindata è una porta con struttura in ferro che viene rivestita all'interno e all'esterno con 2 pannelli generalmente in legno che la personalizzano esteticamente.

Una porta blindata deve essere costruita con una struttura a doppia lamiera ed essere dotata di un cilindro europeo per avere un grado di sicurezza sufficiente.

E'la porta più sicura per definizione, a patto che rispetti le caratteristiche che ho detto prima ma può avere alcuni difetti come
  • avere problemi di formazione di condensa in inverno perché il telaio è di ferro, materiale conduttore
  • fare una porta con struttura in ferro (come la porta blindata) ad arco comporta un grosso investimento perché per fare la forma ad arco devo piegare il ferro e ci vogliono delle macchine specifiche con una lavorazione lunga.
  • se voglio fare una porta con una vetratura non posso mettere grossi vetri, le prestazioni termiche della porta possono calare.

Porta di sicurezza in legno... Ma è davvero sicura?

E un porta la cui struttura è in legno ma che che grazie al grandi dimensioni dei profili, alle serratura antieffrazione, alle cerniere super rinforzate riesce a raggiungere livelli di sicurezza davvero elevati.

Inoltre è possibile
  • posso personalizzarla con vetri anche blindati.
  • raggiungo delle prestazioni termiche eccezionali grazie all'isolamento del legno.
  • non ho problemi di condensa, se l'installazione viene eseguita curando la sigillatura dello spazio tra muro e serramento.
  •  grazie ai macchinari di ultima generazione è meno complicato dotarle di sopraluce ad arco.
Quindi potrebbe essere una soluzione ideale in questi casi.

Ma attenzione perché non tutti i produttori sono in grado di fornire questo tipo di soluzione.

Occorre però fare attenzione al tipo di porta in legno viene proposta.

Ecco le indicazioni basilari.

Per essere anche sicura la porta non deve essere costruita come una portafinestra dotata di un montante maggiorato che contiene la serratura.
  • Deve essere costruito con sezioni maggiorate che possano alloggiare serrature pesanti.
  • Devono avere cilindri di sicurezza.
  • Se ci sono dei vetri non è sufficiente che siano genericamente antisfondamento ma devono essere certificati antieffrazione.
  • Tutto questo peso poi deve essere sorretto da cerniere molto robuste, non bastano le classiche cerniere a doppio gambo regolabili da 16/18mm, ma servono delle cerniere in acciaio montati su bronzine da 25 mm.
  • Le serrature non possono essere costituite da semplici chiusure a nastro (se va bene, perché qualcuno purtroppo monta ancora le chiusure centrali, spiegherò in un altro articolo i tipi di chiusure) ma devono essere cerniere che chiudono in più punti.
Questi sono gli elementi fondamentali per scegliere la porta giusta per il tuo ingresso ad arco.

Classico, rustico, moderno, eclettico...qualunque stile sia la tua abitazione, l'investimento che fai dovrà dare maggior valore alla facciata, all'interno, e il massimo comfort per te, per molti,molti anni.

Se hai bisogno di qualche chiarimento scrivimi un commento e sarò felice di risponderti.

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Tre modi di installare i nuovi serramenti di casa

In questo articolo scoprirai come si possono montare dei nuovi serramenti in una casa abitata. In particolare quando le vecchie finestre sono "murate" cioè ancorate direttamente alla muratura esistente senza falsi telai.

Qual è il tipo di intervento più comune?


Il modo più semplice di agire che adotta la maggior parte degli installatori è: mettere una nuova finestra all’interno del vano della vecchia finestra.
In pratica l’intervento si svolge smontando le ante delle vecchie finestre e lasciando il vecchio telaio ancorato al muro, la nuova finestra viene prodotta più stretta dell’interno del telaio, quindi si utilizza il vecchio telaio come base e si installa la nuova finestra avvitandola semplicemente al vecchio telaio.

E' l'intervento più rapido e che tutti gli installatori vogliono fare. Lo smontaggio delle vecchie ante richiede pochi minuti in quanto basta solo sfilarle dai cardini e anche il montaggio richiede pochissimo tempo. E' il sistema più diffuso quando in una casa abitata si installano serramenti di alluminio o finestre in pvc che hanno il cosiddetto telaio a L o per "ristrutturazione", che ha appunto un telaio fatto ad L che ha la funzione di avvolgere il vecchio telaio delle finestre.

Ma ci sono 2 grandi svantaggi.

  •  Si perde luce nella finestra, ovvero quando la finestra è aperta si restringe parecchio rispetto alla preesistente. La superficie vetrata si restringerà. La casa sarà meno luminosa. Perchè? Perchè con questo metodo non si riesce a sfruttare tutta la grandezza, tutta la luce disponibile. Questo è il primo svantaggio: si riduce la superficie della finestra. L’aria e la luce che possono entrare diminuiscono notevolemente e ciò non è buono in finestre molto strette come quelle dei bagni o delle cucine.
  • Il perimetro della finestra non viene isolato.  Perchè una volta installato questo telaio non si riesce a mettere nessun tipo di sigillante tra il telaio ancorato al muro e il telaio della nuova finestra fatto a “L”. O meglio, si potrebbero mettere dei nastri isolanti o delle guarnizione autoespandenti, ma molto spesso non vengono messi, viene solo appoggiato il nuovo telaio.
 
E questo cosa provoca?
Viene a mancare la tenuta ermetica tra telaio nuovo e telaio vecchio. E questo causa un grave peggioramento delle prestazioni. Non avrò più impermeabilità all’aria quindi ci saranno spifferi che entrano dai lati. L’isolamento termico cala di molto perché c’è un passaggio di aria calda o fredda intorno al telaio. Si possono formare le bave di muffa sui lati della finestra intorno al perimetro del telaio.

Inoltre tra il vecchio telaio in legno e la muratura molto spesso non c’è nessun sigillante. C'è solo dell’intonaco non isolante che chiude la fessura tra vecchio muro e vecchia finestra. Nell’intonaco durante gli anni è frequente che si formino crepe e questo è un altro punto in cui il freddo e gli spifferi passano.

Il risultato è che invece di aver installato una nuova finestra che ha prestazioni incredibili e che dovrebbe farmi risparmiare il 50% di quello che consumo, in realtà ho investito soldi in una finestra che in realtà mi fa risparmiare molto meno di quello che credevo, perché ho ancora passaggio d'aria fredda tra interno ed esterno.

Quindi avremo tenuta ermetica nel punto in cui le ante si aprono e si chiudono, grazie alle guarnizioni, ma poi tra il telaio della nuova finestra e la muratura ho un passaggio di calore ed aria dovuto alle piccole crepe e infiltrazioni, a causa della mancanza di una sigillatura adeguata.

E allora qual'è il miglior modo di agire? 

Non tutti sono disposti a farlo. Esso consiste nel togliere completamente la vecchia finestra dal muro.
Togliere completamente la vecchia finestra vuol dire smontare le ante vecchie e "strappare" completamente il vecchio telaio. Con appositi macchinari è possibile tagliarlo anche se è murato, senza rompere il muro e senza l’intervento di un muratore, ecc. E'un lavoro che diventa più lungo e faticoso. La nuova finestra sarà ancorata direttamente alla muratura grezza con viti in acciaio molto resistenti.

Avremo 2 vantaggi:
  • posso sfruttare il massimo dell'apertura che ho a disposizione, riesco a limitare la perdita di luce perché i profili attuali dei nuovi serramenti sono di sezione più grande per dare spazio alle battute, le guarnizioni, quindi con questo sistema posso limitare al massimo la perdita di luce che di solito c’è in un intervento di sostituzione.
  •  riesco ad isolare il telaio della finestra completamente, mettendo schiume, guarnizioni e sigillanti. In questo modo ho la tenuta ermetica sia tra l’anta e il telaio della nuova finestra, grazie alle guarnizioni e ai sistemi di chiusura tecnologicamente avanzati, sia tra il nuovo telaio e la muratura perché possiamo mettere dei sigillanti che bloccano il flusso di aria e di calore.

In questo modo riusciamo a mantenere le prestazioni di tenuta d’aria, termiche e di isolamento dal rumore raggiunte dall'infisso in laboratorio.

Purtroppo però di questo sistema comporta costi maggiori perché il tempo di smontaggio è molto molto più alto e complicato, una progettazione più complessa, una vera produzione su misura l’utilizzo di profili spesso anch’essi su misura, e un lavoro di montaggio che rispetto al tipo precedente richiede anche il triplo del tempo.
E’ perciò un intervento più lungo e complicato, da affidare ad un’azienda esperta e molto qualificata.

Ed ecco un ottimo compromesso!

Ma si può fare solo in determinate condizioni.
Infatti si esegue solo nel caso in cui la vecchia finestra non è montata sul filo interno della muratura, quindi quando tra la vecchia finestra e il muro abbiamo il davanzale. Ci sarà uno spazio in cui possiamo ancorare la nuova finestra e In questo caso possiamo montare la nuova finestra più all interno dell’abitazione. Essendo più all’interno non è necessario smontare completamente la vecchia finestra e ci si va ancorare alla mazzetta del muro, si utilizzano delle viti molto lunghe e molto resistenti che permettono di andare ad agganciarsi alla muratura e in questo modo si riesce a sfruttare tutta la luce possibile perché il modo di murare ...comunque si sfrutta il massimo del vano murario a disposizione.
Inoltre si riesce a sigillare perfettamente l’interno e l’esterno con apposite schiume, sigillanti e guarnizioni.

La piccola fuga che poi rimane tra muratura e nuova finestra deve essere coperta poi con delle cornici appositamente modellate, e il vecchio telaio anch’esso viene coperto con delle cornici che lo nascondono e fan sì che il lavoro venga rifinito perfettamente bene e non si veda piu nulla di quello che era il vecchio serramento.

Non ti ho parlato dell'installazione della finestra mediante l'installazione di un falso telaio perchè ho considerato solo interventi fattibili in case abitate in tempi brevi nell'arco di pochi giorni di lavoro.

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Ecco come puoi vendere più facilmente la vecchia casa...con dei nuovi serramenti

In questo articolo ti riporto cosa mi ha raccontato un cliente dopo aver parlato con un amico agente immobiliare dell'intenzione di sostituire le finestre di casa.

per vendere più facilmente casa cambia i serramentiOltre ad averlo incoraggiato per l'estrema convenienza dell'operazione grazie agli incentivi fiscali, ha aggiunto che secondo lui le abitazioni con i serramenti nuovi si vendono molto meglio.

Io che lavoro nel settore ho chiaro che una casa con dei nuovi serramenti acquista molto più valore perché non ci sono più spifferi,  la casa è più calda in inverno, si abbassano le spese di riscaldamento, non si sentono più rumori, le finestre si chiudono senza sforzi, la casa diventa più bella e sembra più nuova..

Ma sentirselo dire da un cliente e da un agente immobiliare...è un'altra cosa!

Mi sono incuriosito e gli ho chiesto di approfondire il discorso. Volevo capire i motivi che spingono un agente immobiliare a pensarla come me.
Così lui mi ha riportato alcune delle motivazioni che il suo agente gli aveva presentato:

  1. i serramenti sono una delle prime cose che l'acquirente guarda quando entra in una casa

  2. se gli infissi sono nuovi significa che la casa è curata

  3. inconsciamente il cliente pensa che anche quello che non vede (impianti, eccetera) sia in buone condizioni

  4. serramenti nuovi rendono la casa più accogliente

  5. se l'appartamento si trova in una zona rumorosa, finestre antirumore renderanno la casa silenziosa, eliminando così un grosso svantaggio dell'abitazione e facilitandone la vendita

  6. gli acquirenti sanno che con nuovi serramenti risparmieranno energia e staranno più comodi

  7. la sostituzione degli infissi sarà un lavoro in meno da affrontare prima del trasferimento quindi potranno entrare più velocemente in casa e inolte non avranno l'onere di cercare un'azienda di cui fidarsi e scegliere i serramenti insieme a tante altre cose che già ci sono quando si acquista una casa (dipingere, mobili, etc..)

  8. per il venditore è possibile spuntare un prezzo migliore perché i serramenti sono nuovi

Mentre ascoltavo il cliente prendevo nota..e pensavo a quanti sento lamentarsi perchè vorrebbero cambiare casa ma non riescono a vendere la propria e così ho deciso di scrivere questo articolo.

Quindi:

Se nei prossimi mesi hai intenzione di cambiare abitazione e non sai ancora come fare a trovare un acquirente (o se da tempo cerchi di vendere e non ci riesci): sostituisci le finestre!

Tra l'altro puoi sfruttare le agevolazioni fiscali che dureranno per tutto il 2014 (e sembra al momento in cui scrivo che proseguano anche nel 2015 e 2016 anche se con aliquota più bassa).

Ecco cosa dovresti fare per un intervento di qualità:
  • Scegli serramenti in legno se vuoi dare pregio alla casa, così i tuoi potenziali clienti noteranno subito che non hai speculato sugli infissi.
  • Scegli una ditta seria  per dare maggior valore alla tua abitazione (sia in termini estetici che economici!!!).  Per avere un termine più alto di paragone potrai indicare il sito della ditta che ha costruito i nuovi infissi. Darai un motivo in meno ai possibili acquirenti per giustificare la richiesta di forti sconti.
  • Effettua la completa sostituzione del telaio se non vuoi avere perdite di luce, per far si che la tua casa risulti più luminosa e quindi impressioni maggiormente i clienti.
  • Attenzione anche a come viene effettuata la posa in opera. Il telaio della nuova finestra deve essere "sigillato" con schiume, siliconi, nastri. In questo modo si evita la formazione di "bave di muffa" intorno alle finestre dovute alle infiltrazioni di aria fredda tra il nuovo telaio e la muratura o peggio il telaio della vecchia finestra.
E tu cosa ne pensi? Secondo te è vero quello che sostiene l'agente immobiliare oppure è una valutazione sbagliata? Lasciami un commento.

Se vuoi un preventivo per i serramenti della tua casa da ristrutturare scrivimi una mail all'indirizzo parliamodiserramenti@gmail.com e ti ricontatteremo al più presto per capire come aiutarti

Serramenti in pvc con rivestimento in alluminio…perché?

L'altro giorno sfogliando una rivista ho notato la pubblicità di un'azienda che produce di finestre in pvc che ha presentato una finestra con struttura in pvc e il rivestimento esterno in allumino.

Subito mi sono chiesto..

Ma se il pvc è un materiale così resistente, eterno, che non ha bisogno di manutenzione come ci dicono tutte le varie pubblicità e i rivenditori di serramenti.. perché è necessario dotare la finestra di un rivestimento in alluminio??

Forse io so perché:

  • Il pvc se esposto alla luce solare cambia colore
  • Il pvc se esposto al calore del sole ha notevoli dilatazioni e inoltre il sole rende la plastica rigida e molto meno resistente agli urti e questo provoca facilmente crepe e rottura della struttura che poi non potranno essere più riparati.
  • Il rivestimento in alluminio và quindi a proteggere la parte esterna dagli agenti atmosferici proteggendo la delicata struttura plastica.

Non credo però che possa ovviare ai problemi di imbarcamento che i l pvc può avere con le alte temperature, problemi che portano le finestre a non chiudersi più bene.

Ora mi piacerebbe capire se continuano a raccontarci la storia che il pvc non ha bisogno di manutenzione, che è eterno.

Questo è anche vero perché per eliminare e smaltire la plastica sappiamo che ci vogliono millenni, però per essere funzionale (e almeno decente dal punto di vista estetico) bisogna vedere come diventa dopo un po' di tempo.

Viene fatto passare il concetto che il pvc resterà sempre bello per sempre quando in realtà non è così. Nella realtà il pvc si scolorisce, diventa brutto, si può rompere come qualsiasi altro materiale se esposto al sole.

La più grande differenza rispetto al legno è che se si scolora non ci posso più fare niente e me lo devo tenere così.

Se si rompe la struttura plastica in seguito a un urto avvenuto sulla plastica ormai "cotta dal sole" non si può rimediare.

Se per caso mi si ammacca una finestra in seguito a un urto non posso più ripristinarla e me la tengo così.

In realtà si dovrebbe vendere con più trasparenza e realtà dicendo che le finestre in pvc vanno bene se desidero un prodotto non di pregio, fatto in modo industriale, se voglio un materiale che costa poco, che per essere esteticamente bello deve imitare altri materiali, che se si ammacca o si rovina lo devo buttare e rimettere qualcosa di nuovo. Purtroppo per attirare chi ha la necessità di fare un buon investimento i serramenti in pvc sono spesso corredati da garanzie di 10-15 anni date senza il supporto di esperienze e prove certe (ad esempio pensate che esiste la garanzia di 15 anni sulle pellicole color legno che rivestono il pvc quando non sono nemmeno 3 anni che fanno quel processo produttivo).

In questo modo potremmo essere più chiari nei confronti dei committenti.

Purtroppo ciò non avviene perché molto spesso i rivenditori hanno una forte convenienza a spingere questo prodotto perché permette marginalità superiori ed è più facile e veloce da montare.

Se vuoi finestre veramente di pregio devi scegliere finestre con struttura in legno per dotare un'abitazione di infissi fatti con materiali naturali, belli perché il legno è un materiale bello per sua natura, stabile per sua natura, isolante per sua natura più di tutti gli altri materiali utilizzati per fare serramenti.

Ma le finestre in legno non sono tutte uguali, devono essere costruite in legno stagionato, che sia selezionato all'origine prima della produzione, che sia rifinito a mano per eliminare le imperfezioni del legno, verniciate secondo tecniche specifiche per massimizzare la durata, assemblate e installate da posatori esperti.

Nel caso poi la finestra in legno sia molto esposta è possibile proteggerla con un rivestimento in alluminio diventando una finestra in legno alluminio.

Cosa pensi di questa cosa? anche tu pensi che sia molto importante quello che ho scritto? anche tu vorresti informazioni più sincere sui vari tipi di materiali e sui pro e contro di ciascuno?

Come faccio a sapere l'isolamento termico di una vecchia finestra

Se stai acquistando casa, o se ti occupi di valutare vecchie abitazioni leggi questo articolo!

Ti parlerò di come scoprire velocemente la trasmittanza termica degli infissi di una casa che ha qualche anno?

A cosa mi serve questa informazione?
Molto semplice nel caso tu abiti in una casa vecchia puoi farti un'idea di quanta energia le tue finestre disperdono rispetto a una nuova finestra.
e stai acquistando una casa usata puoi capire che tipo di infissi sono montati e quanta energia potrebbero disperdere.
Anche se stai affrontando una ristrutturazione, in base al livello di trasmittanza termica dei serramenti, puoi capire se includerli o meno nella ristrutturazione.

Ma questa trasmittanza termica cos'è?
Possiamo definirla semplicemente (non me ne vogliano ingegneri e fisici) come il valore che definisce il livello di isolamento termico. E’ espresso da un numero. Più è basso il valore e migliore è il livello di isolamento termico. Tecnicamente esprime il numero di watt che vengono dispersi da ogni metro quadro di finestra quando tra ambiente interno ed esterno c'è la differenza di un grado. Quindi una finestra che ha trasmittanza termica 2 W/m2K è peggiore di una che ha trasmittanza termica 1,5 W/m2K

Quindi è veramente molto importante per capire il livello di risparmio energetico che può farmi raggiungere una finestra.

Uno studio del politecnico di Torino ha stilato una classifica delle trasmittanze dei serramenti in base alle epoche valutando i profili e i vetri più usati in ogni epoca.

Ovviamente questi valori sono ideali perché non tengono conto degli spifferi  le finestre più vecchie non dotate di guarnizioni e non dotate di chiusure adeguate. Gli spifferi, come già dicevo in altri articoli, alzano la dispersione di calore (o raffreddamento) verso l’esterno ad un livello quasi infinito rispetto ad una finestra con pari trasmittanza che non ha spifferi. Questo è perciò un altro elemento molto importante da valutare. Ma di questo parleremo un'altra volta.

Per dare subito un termine di paragone: una finestra base con struttura in legno e doppio vetro  ha una trasmittanza media tra  1,3 e 1,5 W/m2K mentre con finestre superiori dalle prestazioni piu elavate estreme con struttura in legno e tripli vetri possiamo arrivare tranquillamente sotto a 1,0. Alcuni esempi di queste finestre li puoi vedere in questa pagina qui.

Ed ecco la classifica che vi dicevo:
  • Se prendiamo una finestra con vetro singolo e telaio in alluminio senza taglio termico costruita prima del 1975 ha una trasmittanza media di 5,7 W/m2K
  • una finestra con vetro singolo e telaio in legno costruita prima del 1975 ha una trasmittanza media di 4,9 W/m2K

  • una finestra in legno con doppio vetro prodotta tra gli anni '80 e il 2005 avrà una trasmittanza di circa 2,8 W/m2K
  • Una finestra in legno prodotta il dopo il 2005 avrà una trasmittanza termica inferiore al 2 W/mK

  • Se avete una finestra in allumino con doppio vetro senza taglio termico avrete un valore di isolamento termico di 3,7 W/m2K
  • Mentre con una finestra in allumino con taglio termico avrete un valore di isolamento termico di 3,4

  • Una finestra con taglio termico e doppio vetro basso emissivo costruita nei primi anni 2000  riesce ad avere una trasmittanza termica di 2,4 W/m2K

  • Solo una finestra con tagli termici molto importanti può avere valori di trasmittanza termica sotto l'1,8 W/m2K valore minimo per ottenere la detrazione fiscale sul risparmio energetico.


  • Una finestra base con struttura in legno e doppio vetro tipo questa ha una trasmittanza media tra  1,3 e 1,5 W/m2K
  • Con finestre di maggiori spessori con struttura in legno di spessore superiori e tripli vetri possiamo arrivare tranquillamente sotto a 1,0 W/m2K.
Quindi appunto quando valutate una casa costruita qualche anno fa potete facilmente riconoscere che se ci sono serramenti con vetro singolo averanno una dispersione del calore quasi 6 volte più alta rispetto a una finestra ultramoderna in legno con tripli vetri.

Se ti appresti a mettere mano all'abitazione forse ti conviene che dai un'occhiata qui per capire che tipo di intervento puoi mettere in pratica.

Non pensi anche tu che le finestre siano davvero importanti per l'isolamento termico delle vecchie finestre.

Ma se monto finestre in legno devo riverniciarle tutti gli anni? Mito o realtà?

Questa è un super mito che voglio proprio sfatare.

Se il tuo serramento è stato verniciato a regola d'arte non devi riverniciarlo tutti gli anni!!

Se le tue finestre e ante sono costruite utilizzando legno essiccato che verrà preparato adeguatamente prima della verniciatura, levigando perfettamente la superficie, stuccando le imperfezioni naturali del legno dove si possono infiltrare le gocce d'acqua si evita che le infiltrazioni possano piano piano far sollevare la vernice.
Devono essere utilizzare delle vernici resistenti e testate che restino "attacate" al legno per tantissimi anni.

Qual è l'unica operazione che devi fare per far sì che restino sempre belli nel tempo?

L'unica manutenzione necessaria per far resistere e durare i serramenti è la pulizia con acqua e detergente neutro un paio di volte l'anno.
Poi se proprio proprio nei serramenti più esposti dopo 2/3 anni si può passare un prodotto "ritonificante" con uno straccio che aiuta a ripristinare la componente della vernice che si consuma e la fa ritornare lucente.

Se il legno viene preparato adeguatamente prima della verniciatura, levigando perfettamente la superficie, e viene preparato andando a stuccare le imperfezioni naturali del legno dove si possono infiltrare le gocce d'acqua si evita che le infiltrazioni possano piano piano far sollevare la vernice.
Inoltre è necessario usare delle vernici specifiche e di ottima qualità che contengano componenti che le rendano elastiche e le facciano resistere alle piccole dilatazioni e restigimenti del legno che abbiamo ogni anno.

“Ma Paolo io ho gli antoni e tutti gli anni devo riverniciali perché diventano subito brutti!”

Vero! Ma perché ti succede? Te lo spiego molto velocente.

Il sig. Tizio vede che la sua anta o persiana non è più bella come un tempo e la vernice inizia a staccarsi. Allora va in un colorificio o dal ferramenta o nei grandi negozi di brikolage e là si trova una scelta immensa di vernici.
Ne prende una per legno. Purtroppo però non ha nessun riferimento sulla qualità del prodotto contenuto in quel barattolo.

Poi se ne va a casa e armato di olio di gomito comincia a levigare le sue ante (che se gli và male sono griglie…con tutte quelle stecche da passare una ad una!) e gratta gratta gratta..fa passare tutta l’anta, una fatica incredibile!

Ma, alla fine del lavoro, siamo sicuri che non ci siano più residui di vecchia vernice? Purtroppo senza l’utilizzo di macchine automatiche è impossibile togliere la vernice che non si è già staccata dal legno. Purtroppo quando ricoprirò la vecchia vernice con la nuova questa nel giro di un anno si staccherà.

Sulla superficie ci sarà il giusto grado di porosità per permettere l'aggrappaggio della nuova vernice? Infatti se il legno è troppo lucido non permette l’ancoraggio “permanente” della vernice

…Poi con un pennello comincia a stendere la sua vernice, un paio di mani e via. Bene.

Dopo un anno o due la vernice comincia a sollevarsi e si stacca dando quello spiacevole effetto estetico. E Tizio è moooolto arrabbiato e deluso. E probabilmente se la prenderà con il legno.
E questa che ho descritto è la migliore delle ipotesi.

Nella peggiore, Tizio compra un prodotto solvente sverniciante fatto apposta per il legno. Questi prodotti sono molto efficaci ma proprio per questo occorre sapere come procedere prima di passare alla verniciatura. E se Tizio non è esperto potrebbe facilemente inocorrere in questi errori: stendere la nuova vernice senza avere lavato molto bene con acqua i serramenti dopo la sverniciatura, oppure stenderla troppo presto. Se non si dà il tempo al solvente di dissolversi completamente (una settimana o anche due) la vernice che si metterà nel giro di breve verrà erosa dal solvente che è rimasto impregnato e così dopo aver lavorato tanto Tizio si troverà le finestre o le ante scrostate già dopo alcune settimane. Un vero disastro.
Ma le disavventure di Tizio non finiscono qui.

Altra situazione tipica.
Siccome Tizio ha già avuto esperienza una volta (se non direttamente lui qualche suo conoscente) di aver verniciato le persiane o le ante e queste sono subito diventate brutte. Allora, taaac, chiama un professionista: un pittore non specializzato nel trattamento del legno e senza attrezzatura specifica.
Questi si presenta la mattina, magari non smonta le ante, prende una scala e con una spugnetta abrasiva da una veloce levigata alle ante. Poi da una mano di vernice.
Risultato?
In una sola giornata ha finito tutto il lavoro e Tizio è bello contento, poi ha speso la metà rispetto alla ditta specializzata che glieli voleva portare via per sverniciarli completamente e riportarglieli dopo una settimana!
Però dopo un anno la vernice si stacca già con il risultato che Tizio dovrà rifare da capo l'operazione!!! krrrrrrrrrr!! Tizio arrabbiato e deluso pensa dovrò riverniciarlo tutti gli annii!!!

“Ok, penserai, ho capito che i serramenti vecchi non vanno riverniciati “fai-da-te”. 

Ma allora spiegami perché ho visto case nuove che dopo soli 3 anni hanno i serramenti esterni tutti brutti e ora sono da riverniciare?”


Mi spiace molto pensare a questo che da un lato aiuta a diffondere la credenza che tutti i serramenti di legno debbano essere riverniciati.
Purtroppo è stato compiuto a monte un errore da parte di chi ha costruito la casa nella scelta della ditta produttrice.
La concorrenza ha fatto sì che alcuni produttori di infissi hanno contenuto i prezzi  abbassando i costi dei materiali utilizzati nella produzione utilizzando del legno di qualità bassa non essicato e vernici di bassa qualità.
Inoltre per ridurre i tempi di lavorazione hanno saltato alcuni passaggi necessari alla preparazione del legno grezzo prima della verniciatura necessari a permettere nel tempo l’adesione della vernice al legno,
Però basta scegliere un produttore che faccia della verniciatura il suo punto di forza e vedrai che non dovrai verniciare gli infissi tutti gli anni.

Quindi se mi piacciono i serramenti in legno come faccio a sceglierli in modo tale che non siano da riverniciare tutti gli anni??

Bene quando acquisterai gli infissi devi scegliere un produttore che:

•    utilizzi legno stagionato che subisce molte meno dilatazioni al variare dell'umidità (quindi preservando il legno e la vernice).
•    deve preparare molto bene il legno grezzo prima della verniciatura effettuando stuccature e levigatura manuale
•    le vernici utilizzate devono essere testate e certificate per un'ottima resistenza.
•    i serramenti dovrebbero essere sottoposti a cicli di verniciatura fatti per resistere "senza manutenzione" almeno 5 anni.
•    Una volta installati li devo pulire tutti gli anni.
•    Ogni 2 o 3 anni devo passare un prodotto ritonificante.
•    Se mi accorgo che la vernice si screpola in qualche punto devo intervenire seguendo le indicazioni della ditta produttrice.
•    Nel caso decida di riverniciarli completamente rivolgetevi a una ditta specializzata nella riverniciatura che sia in grado di dimostrare la durata dei propri interventi

Se ti interessa sapere in modo più approfondito come deve avvenire il processo di verniciatura puoi andare a vedere qui.

Legno-alluminio vs alluminio-legno - parte 2

Riprendiamo il discorso su 2 tipi di serramenti concettualmente simili, ma in realtà molto diversi: finestra legno-alluminio e finestra alluminio-legno.



Il primo nome infatti indica di cosa è fatta la struttura mentre il secondo nome indica il materiale che costituisce il rivestimento della finestra.



Quindi che differenza c'è tra i 2?
Come già spiegavo in questo articolo differenze tra legno-alluminio e alluminio-legno.
una finestra alluminio-legno è una finestra in alluminio alla quale sul lato interno è applicato un rivestimento in legno che rende piacevole dal punto di vista estetico la finestra e aumenta le prestazioni termiche

una finestra legno-alluminio è una finestra in legno alla quale sul lato esterno viene applicato un rivestimento in alluminio che protegge dagli agenti atmosferici esterni e la rende inattaccabile dalle intemperie

I 2 tipi di finestra portano perciò i pregi e difetti del materiale in cui è costruita la struttura.




In questo articolo ti svelerò le differenze tra i due tipi di infissi e quali sono i punti di forza di uno e dell'altro sistema.
 
ALLUMINIO-LEGNO

I pregi di una finestra in alluminio legno sono dati dalla grande robustezza dell'alluminio che permette di fare ante più grandi utilizzando sezioni più piccole e questo permette il suo utilizzo anche dove sono presenti facciate completamente in vetro (le facciate continue).
Inoltre essendo essendo metallo non ha bisogno di trattamenti particolari di stabilizzazione prima di essere lavorato.



Per contro però gli svantaggi sono che una finestra l'alluminio-legno, essendo costruito principalmente con una struttura in alluminio, porta alla formazione di condensa sulla struttura. Molto spesso la quantità di acqua che si forma è elevata e provoca imbarcamenti e sfogliamenti della vernice del rivestimento in legno interno.

 L'eccesso di condensa può piegare il rivestimento in legno, può creare muffa sui muri e rendere l'abitazione poco salubre.
Un'altra importante differenza tra i due sistemi è che a parità di vetrazione abbiamo una trasmittanza termica mediamente più alta (e quindi minor isolamento) rispetto a una finestra con struttura in legno rivestita in alluminio, perchè l'alluminio anche se è a taglio termico è un materiale che conduce meglio il calore e il freddo rispetto al legno.

La sigillatura della fuga tra il perimetro del telaio è molto difficoltosa in quanto molto spesso nel profilo del telaio è inglobato "l'aletta" che serve a coprire lo spazio tra telaio e vano murario. Quindi l'installattore non riesce a mettere del materiale sigillante che blocca il passaggio del calore tra interno ed esterno. A dire il vero questo è un difetto presente anche nei serramenti solo in metallo e anche in quelli in pvc sopratutto se hanno il così detto telaio a "Z".
Questo provoca un peggioramento delle prestazioni termiche complessive perchè l'aria non passa tra anta battente e telaio ma passa tra finestra e muratura.

Un lettore mi ha scritto che nei suoi serramenti alluminio-legno acquistati recentemente si è formata una crepa e mi chiede se è contestabile all’azienda che glieli ha venduti e installati.
La mia risposta è che la crepa si è formata perchè c'è un differente comportamento verso l'umidità / temperatura del materiale legno e del materiale alluminio e se il sistema di giunzione tra i 2 materiali non permette di scorrere separatamente non è possibile risolvere il problema. Però legalmente non credo questo sia contestabile a meno che non sia stato firmato un contratto, siglato tra voi e l'azienda che ha installato le nuove finestre, nel quale è scritto che non si formeranno crepe nelle giunzioni.

LEGNO-ALLUMINIO
Potenzialmente la finestra in legno alluminio è migliore, ha prestazioni termiche più elevate, non ha problemi di sigillature e non porta alla formazione di condensa (sotto spiegherò perché), ma a patto che sia costruita con legno adeguatamente stagionato che non sarà portato ad imbarcarsi nel tempo.

I grandi vantaggi sono dovuti alle proprietà isolanti del in legno, quindi a parità di tipo di vetro installato avremo valori medi di isolamento termico maggiori e valori medi di isolamento acustico maggiori rispetto a una finestra con struttura in alluminio e ricopertura interna in legno.

Non ci sarà nessuna formazione di condensa perchè il legno ha la capacità di assorbire molto bene l'umidità e perchè la naturale condensa che si forma sull'alluminio esterno non entra in contatto con la struttura in legno grazie all'intercapedine d'aria.

Se è prevista la copertura della fuga tra telaio e vano murario con una cornice (coprifilo), montabile succesivamente alla posa della finestra, è possibile sigillare molto bene la copertura in legno. Questa operazione come dicevamo prima fornisce un grande isolamento perchè tutto il telaio può essere isolato termicamente e acusticamente grazie al bloccaggio degli spifferi.

Gli svantaggi di questo tipo di infissi sono gli stessi dei serramenti in legno, derivano cioè dal fatto che una finestra con struttura in legno per essere bella e funzionale nel tempo deve essere costruita con legno stabilizzato per evitare imbarcamenti nel tempo. Se non viene costruita secondo questi criteri gli imbarcamenteic he ne derivano hanno come conseguenza la perdita di capacità di chiudere senza spifferi. Fai attenzione perciò alla ditta che costruisce questi serramenti cerca di capire come tratta i materiali.  Per questo la stagionatura e la stabilizzazione del legno è essenziale per avere serramenti duraturi e funzionali nel tempo.

Riepilogando: i serramenti in legno-alluminio uniscono le proprietà dell'alluminio all'esterno (protezione dagli agenti atmosferici e poca manutenzione), e del legno nella parte interna (isolamento, robustezza e pregio estetico), e se costruiti ed installati da aziende che utilizzano solo legno adeguatamente stabilizzato non hanno i problemi di condensa, crepe e marcescenza dei serramenti in alluminio-legno.

Ti è piaciuto l'articolo? ora conosci la differenza tra un tipo di serramento e l'altro? Lascia un commento e scrivi quello che pensi.

Serramenti nuovi e Ricambio d'aria

Come migliorare il risparmio energetico senza avere problemi di muffe?

Oggi pubblico la risposta a una domanda di una lettrice preoccupata e penso che queste informazioni possano interessare molti che pensano di affrontare la riqualificazione energetica della proprio casa o anche chi effettua.  La formazione di muffe è un incoveniente da evitare in una abitazione. 

Domanda: Gentilissimo Paolo!
Sono alle prese con una ristrutturazione di un appartamento in un piccolo condominio!
La muffa si può  formare
sui muri se viene effettuata
 un'aereazione adeguata
L'edificio è degli anni ‘70 e non è mai stato fatto nessun intervento al cappotto.
Stiamo facendo lavori come riscaldamento a pavimento per migliorare la classe energetica.
Adesso ci siamo posti la domanda se mettere le finestre a triplo vetro e isolare il cassettone delle tapparelle per avere un’efficienza energetica migliore... ci hanno detto che, isolando in questo modo, rischiamo di avere problemi di muffa, e che quindi sará necessario un impianto di areazione controllata con recupero del calore che, considerando i lavori di cartongesso per nascondere tubi,etc..sarebbe per noi un costo abbastanza elevato. A questo punto mi chiedo, vale la pena? Mettendo il doppio vetro e lasciando i cassonetti come sono, l'aria si ricambia da sola?
La prego mi dia un consiglio!Grazie mille! S.


R: Se installi nuovi serramenti a doppio o triplo vetro e isoli il cassettone toglierai tutti gli spifferi che attualmente ci sono nell'appartamento. Il ricambio d'aria che avviene costantemente non ci sarà più.
Otterrai una casa più calda e confortevole spendendo meno in inverno, e una casa più fresca spendendo meno in climatizzazione in estate. Tutto questo perchè elimini quel passaggio d'aria costante tra ambiente interno e esterno che avviene con gli spifferi.

Potresti avere, durante la stagione invernale, problemi di formazione della muffa in corrispondenza delle pareti fredde non adeguatamente isolate dell'abitazione dove si può formare condensa.
Questo avviene perché l'aria calda e carica di umidità si scontra con una superficie a bassa temperatura (la parete non isolata) sulla quale si condensa l'acqua contenuta nell'aria. La parete dove si deposita l'aria di condensa diventa la superficie ideale per il formarsi di muffe che sono microrganismi dannosi per la salute.

Per evitare la formazione di muffe bisogna evitare che si formi condensa sulle pareti fredde.
Ci sono fondamentalmente 2 cose da fare:

1. evitare che ci siano pareti fredde, o anche solo piccole porzioni di pareti fredde, cosa molto difficile da ottenere soprattutto in caso di ristrutturazione di vecchie abitazioni;

2.far uscire l'umidità dalla casa facendo determinate operazioni o installando apposite apparecchiature.

L'impianto di aerazione forzata è uno dei sistemi che si possono adottare per fare uscire l'umidità in eccesso dalla casa evitando condense e dispersioni di calore. Probabilmente è uno dei sistemi più efficienti, ma certamente più costoso e impegnativo. Forse varrebbe la pena considerarne l'installazione solo se si vogliono raggiungere determinate classi energetiche all'abitazione nell'ambito di un'importante riqualificazione energetica dell'intero edificio.

Esistono soluzione molto più economiche per evitare la formazione di muffa nei mesi invernali.

Ecco in sintesi quali possono essere, in ordine di investimento:

-  Il primo, a costo zero, è quello di aprire le finestre 5 minuti dopo ogni ora passata nella stanza. Capisco che può sembrare una strategia un po’ difficile da applicare.. Teniamo conto però che se nessuno è presente in casa non è necessario aprire continuamente le finestre perché non c'è "produzione" di umidità interna. Inoltre questa strategia garantisce massimo risparmio energetico perché non abbiamo il raffreddamento delle pareti, che invece avremmo con uno spiffero costante.

Una variante di questa strategia molto più semplicemente può essere arieggiare accuratamente le stanze da letto per almeno 15 min. al mattino appena svegli (statisticamente la stanza che si arieggia meno durante la giornata, dove si forma facilmente muffa alle pareti), mentre nel bagno e nelle cucine è sufficiente aprire a vasistas le finestre quando si fà la doccia e quando si cucina e poi aprire per una decina di minuti quando finito.
Anche questa soluzione assicura risparmio energetico ed evita il formarsi di condensa e quindi muffa.

- Il secondo consiste nel dotare le nuove finestre di un aeratore passivo. Questo è un dispositivo che si apre se il tasso di umidità nella stanza supera un certo valore e fa entrare aria fresca e secca, lasciando uscire quella umida e bagnata.

- Altra soluzione potrebbe essere quella di dotare alcune finestre di apertura automatica che può essere programmata in determinati momenti della giornata. In questo modo possiamo aprire automaticamente le finestre durante la giornata e regolare il ricambio d'aria. Teniamo conto che in questo caso dobbiamo portare un punto luce nei pressi della finestra per permettere l'alimentazione del motore elettrico.

- Si può installare un aeratore automatico a parete. Questo di tipo di soluzione è simile a quella che ti hanno proposto, la differenza sta nell’usare un’apparecchiatura che al suo interno racchiude sia uno scambiatore d'aria che un apparecchio che scambia il calore, senza tubazioni extra. Questo è installato direttamente nel muro e non ha bisogno di opere accessorie di cartongesso. E’ sufficiente fare un foro nella parete e portare alimentazione elettrica per far funzionare lo strumento.

- La soluzione più performante è quella di installare un impianto fisso però a costo molto più elevato rispetto alle soluzioni precedenti e spesso non eseguibile nel caso di riqualificazioni energetiche.

Come vedete esistono molto modi alternativi per evitare il formarsi di muffa e poter riqualificare energeticamente un appartamento.

La sostituzione di serramenti e la coibentazione dei cassonetti può davvero dimezzare le spese di riscaldamento e raffreddamento, e aumentare in modo straordinario il comfort della casa perché si eliminano gli spifferi.
Con i nuovi serramenti sarà necessario arieggiare maggiormente la casa perché un buon infisso deve chiudere ermeticamente. Se non si ha la possibilità di farlo manualmente (aprendo le finestre) si possono installare dispositivi che lo facciano automaticamente.

Altro aspetto da valutare nella sostituzione dei serramenti e nell'installazione di impianti di aerazione è la detrazione del 65% dedicata al risparmio energetico.
Quindi io ti consiglio sicuramente di affrontare la sostituzione degli infissi e la coibentazione dei cassettoni.
Poi valuterei anche i sistemi alternativi di aerazione che ti ho appena descritto.

Cosa ne pensi di questo articolo? Scrivi un commento!
 
Se vuoi maggiori informazioni scopri qui www.mazziniserramenti.it o contatta l’indirizzo info@mazziniserramenti.it

Legno-alluminio, alluminio-legno sono la stessa cosa?

Qual è la differenza tra una finestra in legno-alluminio e una in alluminio-legno?

Apparentemente nessuna, infatti spesso i due termini vengono usati come sinonimi da chi non è del settore.

Sono due tipi di serramenti concettualmente simili, ma in realtà molto diversi.

Questi nomi indicano serramenti costruiti con la struttura in un materiale e il rivestimento in un altro materiale. Vengono classificati come sistemi misti. Sono considerati serramenti di pregio perché uniscono le proprietà di robustezza e bassa manutenzione dell'alluminio a quelle isolanti ed estetiche e di solidità del legno.

Ma cosa significa finestra legno-alluminio e finestra alluminio-legno?

Come già dicevo, dire alluminio-legno e legno-alluminio non è la stessa cosa.
Il primo dei due sostantivi infatti indica di cosa è fatta la struttura dell'infisso, mentre il secondo nome indica il materiale che costituisce il rivestimento.

Quindi?
Una finestra alluminio-legno è una finestra in alluminio al quale sulla facciata interna (cioè che resta all'interno della casa) è applicato un rivestimento in legno che rende piacevole dal punto di vista estetico la finestra e aumenta leggermente le prestazioni termiche.

Una finestra legno-alluminio è una finestra in legno alla quale sulla facciata esterna (cioè che si affaccia all'esterno dell'abitazione) viene applicato un rivestimento in alluminio che protegge dagli agenti atmosferici e la rende inattaccabile dalle intemperie.

I 2 tipi di finestra portano perciò i pregi e difetti del materiale in cui è costruita la struttura.

I serramenti in alluminio-legno sono migliori della finestra in solo alluminio sopratutto dal punto di vista estetico. Purtroppo spesso hanno comunque problemi di formazione di condensa e di scarso isolamento termico.

I serramenti in legno-alluminio uniscono le proprietà dell'alluminio all'esterno (protezione dagli agenti atmosferici e poca manutenzione), e del legno nella parte interna (isolamento, robustezza). Se costruiti ed installati da aziende attente e specializzate  non hanno i problemi di condensa, crepe e dei serramenti in alluminio-legno.

Il rivestimento esterno in alluminio non ha nessuna funzione isolante, è solo una protezione per la struttura in legno. Anzi è necessario che ci sia un'intercapedine d'aria che permette alla condensa che si forma sul rivestimento in alluminio di scaricarsi senza intaccare il serramento in legno.

Il costo di una finestra mista è più alto rispetto a una finestra in un solo materiale perchè è come se si producessero 2 finestre insieme e si fondessero.

Per questo motivo queste finestre sono molto diffuse in case di elevato valore dove vengono svolti interventi di pregio.





Se vuoi saperne di più sui serramenti in legno alluminio guarda qui.

In un prossimo articolo vi descriverò dettagliatamente i pregi e difetti di questi due sistemi.

Cosa ne pensi dell'articolo? ti è piaciuto? scrivimi un commento.



Come capire quanto rumore abbattono gli infissi!

In questo articolo ti voglio dare qualche informazione  per capire meglio come classificare i livelli sonori e valutare se la capacità di un infisso di abbattere più o meno il rumore è adatta a raggiungere il comfort che desideriamo.




Un suono o un rumore si misura in decibel (dB).  Maggiore è il numero di decibel più "forte" è il rumore.
Questo parametro è usato anche per misurare l'abbattimento acustico di una finestra.

Ma è difficile associare un determinato valore a cosa corrisponde e che benessere ci può dare nella realtà.

Ad esempio se andate da un rivenditore di infissi vi parlarà di una finestra che ha un abbattimento di 40dB senza però dare nessun riferimento per sapere cosa significa poi quell’abbattimento acustico.

Ecco il valore in dB di alcuni rumori abituali:

Aereo jet al decollo 130 dB

Martello pneumatico, sirena 120 dB

Concerto rock 110 dB

Treno merci, autotreno 100 dB

Strada traffico intenso 90 dB

Strada frequentata, Sveglia 80dB

Radio ad alto volume, suoneria cellulare 70

Normale conversazione a 50cm 60

Ufficio tranquillo, strada tranquilla 50

Zona residenziale tranquilla, parco 40

Mormorio calmo a 50cm, bibblioteca 30

Bisbiglio, fruscio di foglie 15 dB


Ora guarda quali sono i livelli di sopportazione dell'uomo

Da 0       a    25 dB    nessun problema;
tra 40     e    55 dB   intolleranza possibile disturbo del sonno;
tra 60     e    80 dB   senso di affaticamento con possibili danni psicologici nel
tra 85     e   105 dB  danni psichici, danni neurovegetativi, danni all'udito;
tra 110   e   120 dB  dolore fisico ai timpani;
tra 120   e   140 dB  danno permanente all'udito.

Leggendo i valori vediamo come una piccola variazione dell'abbattimento acustico diventa importante perchè mi può aiutare a portare il livello sonoro da inaccettabile ad un livello più confortevole.

Ad esempio se la mia abitazione si trova in una strada trafficata, installare una finestra con doppi vetri che abbatte solo 32 dB comporta un livello sonoro nella casa di 50 decibel e di conseguenza in casa mia non avrò comfort.

Se invece installassi già una finestra con un abbattimento di 42 dB possiamo traquillamente arrivare a un rumorosità molto più accettabile e non stressante.

Quindi capiamo quanto è importante stabilire il tipo di abbattimento acustico da raggiungere per decidere in base ad esso il tipo di finestra che deve essere installata.
Leggendo la tabella si nota che non può esistere un livello fisso di finestra antirumore ma è necessario progettare ad hoc il livello di abbattimento acustico di una finestra in base alla zona in cui si trova l'abitazione e agli elementi presenti nei dintorni (treni, aerei, cani, bar, piazza, fabbriche, etc..).

Se ti interessa approfondire l'argomento e capire come gli infissi sono fondamentali per l'isolamento acustico puoi visitare questa pagina "Infissi antirumore"

Cosa ne pensi di questo articolo?? scrivi un commento!!

Serramenti per classe A?

Clienti, progettisti, costruttori mi fanno spesso queste domande:

Che spessore di serramento serve per una casa in classe A? e per la classe B?
oppure
Quale trasmittanza di avere un serramento in classe A?
altre volte
Che tipo di vetro serve per la casa in classe A?

devo per forza rispondere a questa domanda con un'altra domanda anche se dicono che non si fà

Cosa significa classe A? cosa vuol dire classe B?

No non sono pazzo, ora spiego cosa intendo:

Che tipo di sistema di certificazione stai considerando considerando?
Devo usare la certificazione della regione Lombardia, dell'Emilia Romagna o del Veneto, oppure il sistema del Lazio?
In questo caso non esiste un determinato valore del serramento necessario a raggiungere la classe A B o C!
Per determinare le prestazioni energetiche di una casa in costruzione o che devo riqualificare conta la prestazione globale.
La prestazione globale è sicuramente influenzata dal singolo elemento, quindi dagli infissi, ma anche dai muri,dal cappotto, dall'impianto di riscaldamento, etc etc.
Per assurdo, potrei avere una casa dove ho installato delle finestre con trasmittanza 5,0 W/m2K praticamente dei buchi, ma ho grandissimi ed efficentissimi pannelli solari che coprono interamente qualsiasi fabbisogno energetico e quindi potrei raggiungere la classe A.

Per questo la progettazione di un serramento va' di pari passo con quella della casa.

Non è detto che si raggiunga una data classe energetica solo installando un certo tipo di serramento o facendo un tipo di cappotto ma bisogna fare un lavoro a monte di progettazione dell'involucro nella globalità.

Vuoi certificare una casa secondo lo standard CASA CLIMA?

A differenza degli altri sistemi di certificazione in questo caso bisogna fare attenzione sia alle prestazioni globali della casa ma anche le prestazioni dei singoli materiali.
Infatti il protocollo casa clima prescrive delle prestazioni particolari che dobbiamo rispettare per raggiungere una certa classe:

  • una casa in classe B devo avere finestre che hanno una trasmittanza max di 1.4 W/m2K
  • la casa in classe A deve avere finestre che hanno una trasmittanza max di 1.2 W/m2K
  • la casa in classe GOLD deve avere finestre che hanno una trasmittanza max di 1.0 W/m2K

In più è necessario montare vetri con distanziale (il canalino) a taglio termico, non è permesso il distanziale classico in alluminio. Ci sono altre piccole prescrizioni che poi approfondiremo in uno dei prossimi articoli.

Diventa importante la personalizzazione delle prestazioni di ogni singola componente dell'involucro e quindi anche dei serramenti della casa ed affidarsi a un costruttore di infissi che riesca darmi la soluzione particolare per quella specifica casa.

Se ti interessa capire che tipo di finestre si possono adottare in una casa guarda qui

Vuoi maggiori informazioni? ti serve una mano?   hai delle riflessioni da fare? scrivilo pure nei commenti!

Quello che nessuno ti ha mai detto sulle finestre in PVC


Se pensi di acquistare serramenti in pvc...leggi questa conversazione rubata nel mio ufficio, scoprirai cose che potrebbero essere davvero importanti...
Sono al telefono con un fornitore e..parlando del più e del meno mi dice: “Sai che tanti tuoi colleghi falegnami si lamentano che non si vendono finestre in legno", "il mercato dei serramenti è FERMO"," le poche richieste che arrivano, sono per finestre in pvc, perchè le persone pensano che costano poco ed eliminano il problema della manutenzione". 

E Io: “ Anche a me sembra sia così. Tantissime persone mi chiedono le finestre in pvc.
Tutti pensano che sia vero quello che dicono le pubblicità delle finestre in pvc. Tanti pensano che siano gli infissi migliori. Ma nessuno conosce i difetti e i problemi che possono sorgere nel tempo!”

Lui sta li un attimo e continua: “Carissimo, è vero, le pubblicità e i venditori non dicono la verità. Tu che produci e vendi infissi in legno di pregio, costruiti per funzionare anche più di 30 anni.
DEVI DIRE LA VERITA'!!  
E anche i tuoi colleghi falegnami che fanno prodotti di qualità dovrebbero dirlo ai loro clienti invece di continuare a lamentarsi!

Dietro alla produzione di serramenti in pvc ci sono grandi multinazionali. Investimenti milionari in campagne pubblicitarie su tv,internet e riviste diffondono il concetto che i serramenti in pvc siano il meglio, che siano eterni e che non abbiamo problemi.”

MA NON E'COSì!

Subito cominciamo a elencarci tutti i difetti delle finestre in pvc che nessun venditore dice e le persone non sanno prima dell'acquisto. Solo noi del settore le conosciamo perchè raccogliamo le esperienze dei tecnici che vedono i problemi sulle finestre dopo che sono state installate.

E io gli rispondo: “Ok .. ma cosa possiamo dire a queste persone.. Non possiamo solo dire che il pvc non è un materiale naturale. Che per produrlo si utilizza petrolio. Che non è biodegradabile. Che per reciclarlo serve tantissima energia e produce inquinanti. Non tutti hanno una "conoscenza ecologista e a molti questo non interessa..”

E lui: “Hai ragione devi parlare dei problemi concreti che influenzano direttamente il proprietario di una casa dove ci sono serramenti in pvc. Io ne vedo tante perchè vendo componenti per finestre di qualsiasi materiale.”

Inizia col dire:
  • “Prova a tenere chiuso un appartamento con serramenti in pvc per 1 mese: nel momento in cui lo apri sentirai odore di composti chimici. Sono stati rilasciati dalle finestre. Se in quella casa abitano delle persone..li respirano tutti! Questo perchè il pvc è un materiale prodotto con un processo chimico e con materie prime tossiche.

  •  Il pvc non aiuta nella regolazione dell'umidità. Se non arieggiamo più che bene gli ambienti è più facile che negli angoli del soffitto si formi un alone di muffa dovuto alla mancanza di traspirazione.

  • Il PVC ha una resistenza alla flessione molto bassa. Non a caso è indispensabile inserire all’interno delle finestre un tubolare d'acciaio. La presenza del tubolare non garantisce la tenuta del serramento in squadra. L’anta senza il vetro non sta in piedi da sola, si piega su se stessa, sembra una biscia. Quindi è più difficile da installare corettamente. Nel tempo è più facile che abbia problemi nel chiudersi bene e avrà sempre bisogno di molte registrazioni. 
     
  • Nella finestra in PVC quando il vetro non è spessorato con cura l’anta per motivo puramente naturale tenderà cedere e non si chiuderà più bene a causa della bassa resistenza alla flessione.

    ATTENZIONE!!! non ci sono tecniche o sistemi per intervenire.
Il tempo per accorgersi del cedimento delle ante dipende dalle dimensioni del serramento e da quante volte viene aperta e chiusa nell’arco della giornata.”

Ma io gli rispondo: “ok ma perchè devono credere a me quando ci sono decine di venditori che non parlano di questi problemi.”

E lui: “Semplice prova a far controllare i serramenti in PVC installati da un anno, specie i serramenti di passaggio (cioè quelli più sollecitati). Ti accorgerai che la fuga tra un'anta e l'altra non c’è più e verrà il giorno fatale che le due ante si toccheranno (l’aria centrale che inizialmente era costante dall’alto fino in basso) (detto comunemente ”fregano tra di loro”) e saranno guai seri perchè nessuno sarà in grado di eliminare il problema.  
Molti sono stati in alberghi possiamo verderlo in molti alberghi dove hanno installato serramenti di questo tipo. Le portefinestre grandi dei balconi non si chiudono mai bene.

Ma poi.. se fosse veramente sempre bello nel tempo.. perchè alcune aziende cominciano a presentare dei serramenti in pvc con il rivestimento esterno in alluminio??

E non è vero che il pvc costa meno Di una finestra in LEGNO sai perchè:

     a) ci sono composti di PVC meno costosi e altri più costosi (e basso costo significa sempre bassa qualità)

     b) ci sono spessori piccoli meno eleborati che costano poco e altri di maggiori dimensioni che CHE COSTANO DI Più 

Quindi il costo medio di un buon serramento in pvc, uguaglia o supera quello di un serramento in legno.

MA ATTENZIONE!!! I PROBLEMI che ti ho detto RIMANGONO INDIPENDENTEMENTE DALLA  QUALITA’ della plastica…ci si deve pensare prima della scelta!!!”

Se vuoi capire qual'è il miglior materiale per costruire serramenti clicca qui!

E se desideri realmente un serramento eterno, isolante, senza manutenzione clicca qui sopra!!!

Nuove finestre con doppio vetro o con triplo vetro?

Questa è una domanda che mi rivolgono tantissimi clienti.

Il triplo vetro ha prestazioni migliori. Si utilizza principalmente quando si vuole massimizzare l'isolamento termico.
Per l'isolamento acustico invece, utilizzando finestre con profili di dimensioni "standard", mi sento di consigliare particolari tipi di doppi vetri. Ma di questo parleremo un'altra volta...se non resisti clicca qui..

Quindi come scegliere?? Ancora una volta (lo dico sempre!!) dobbiamo vedere che tipo di intervento stiamo eseguendo:

Stai facendo una casa con tutti gli accorgimenti per raggiungere elevate prestazioni energetiche: cappotti, impianti di recupero calore, riscaldamento geotermico?  Devi scegliere una finestra con triplo vetro perchè ci permette di raggiungere le massime prestazioni termiche.

Se invece stai affrontando una riqualificazione dell'edificio, prima di decidere se orientarti su una soluzione piuttosto che un'altra, leggi qui:
da una finestra con vetro singolo a doppio ad alto isolamento termico (famoso basso emissivo!!) l’isolamento termico della tua casa e quindi la spesa di riscaldamento e raffreddamento e la sensazione di comfort, possono cambiare del 50-60%!!

Ora ti do un po' di valori che ti faranno capire meglio.
Come forse sai l'isolamento termico si misura con un numero chiamato trasmittanza termica (Uw).
Più il valore è piccolo migliore è l'isolamento termico.
Se avete ancora finestre con vetro singolo avrai una trasmittanza termica pari a 5,0 W/m2K. Cambiale presto perchè fino al 30/06/2013 c'è ancora la detrazione del 55%.

Le finestre con doppio vetro normale avranno una Uw di circa 3,0 W/m2K (fonte Enea), e in questo valore non sono considerati gli spifferi che peggiorano ulteriormente la prestazione!
Se monterai delle finestre con doppi vetri basso emissivo questo valore Uw è di 1,4 W/m2K.
Se montiamo una finestra con triplo vetro il valore Uw è di 1,2 W/m2K.
Quindi se il vostro obiettivo è migliorare il sensibilmente il comfort della vostra casa è sufficiente una soluzione con doppio vetro, a chiusura ermetica.
Se invece volete il massimo isolamento termico da una finestra, allora bisogna montare il triplo vetro.

Se non sono stato chiaro o se hai qualche domanda scrivilo nei commenti. Se vuoi finestre che massimizzano l'isolamento termico clicca qui..

P.S. tutti i valori di trasmittanza che ho scritto sopra sono valori indicativi riferiti a finestre con telaio in legno..per finestre fatte con altri materiali i valori possono peggiorare drasticamente rendendo sempre necessario il montaggio di un triplo vetro. 

Legno lamellare o legno massiccio?

Ma è proprio vero che un bel serramento deve essere fatto per forza in legno lamellare?
Leggendo su internet tutti dicono che il legno lamellare è il miglior legno del mondo...
Spesso anche molti venditori ripetono e ripetono questo concetto.
Tanti dicono che un serramento di pregio può essere solo di legno lamellare..
Ma nessuno spiega mai che cos'è il legno lamellare e perchè si utilizza.

Prima rispondiamo alla domanda: cos'è il legno lamellare?
 

Il legno lamellare si ottiene incollando tre lamelle di legno essiccato una sopra l'altra formando un singolo travetto. Non è un tipo di legno. Tutte le essenze legnose possono essere trasformate in legno lamellare. Il vantaggio qual è? Le tensioni interne a ogni tavoletta, che tendono a deformarla, si annullano. Il pezzo sarà così più stabile.
Dicevamo prima che molti affermano che il legno lamellare è sicuramente migliore. Si ma migliore rispetto a cosa? Rispetto a del legno poco o per niente stagionato? Sicuramente sì! Perchè per chi usa legno non stagionato, il lamellare è l'unico modo per costruire serramenti che funzionino in modo decente.

E allora quali sono i motivi per cui si usa il legno lamellare?
Se si utilizzano tipi di legno che per loro natura tendono a deformarsi, come il mogano, sarà necessario per forza utilizzarli in forma lamellare, perchè altrimenti da legni super resistenti si costruirebbero serramenti indistruttibili, ma che non isolano perchè si piegano e non chiudono ermeticamente, lasciando passare spifferi, umidità,..

Se si utilizza legno che per sua natura ha i nodi come l'abete e il pino e non si vuole produrre tantissimo scarto allora si deve usare il lamellare.
Quando all'interno della falegnameria non esiste del personale in grado di selezionare le tavole di legno secondo il loro uso, non è possibile utilizzare legno massiccio per costruire serramenti perchè molto probabilmente ci saranno problemi di imbarcamento degli infissi dovuti anche ad una errata selezione del legno. Anche in questo caso sarà preferita la soluzione del lamellare.

Se si vogliono fare serramenti con legno di bassa qualità (che normalmente si dovrebbe scartare o impiegare per parti minori!) e si vuole spacciare per legno pregiato..spesso purtroppo si usa il lamellare.

Quando invece si può fare a meno del lamellare e si riesce ad ottenere un legno massiccio stabile?
Se faccio stagionare il legno in magazzino non è necessario utilizzare il legno lamellare perchè il legno si è già "mosso" nel periodo di stabilizzazione in magazzino. In questo modo infatti ho fatto adattare il legno al nostro clima, così poi non subirà successive deformazioni una volta che è già stato utilizzato per costruire. Occhio però a non usare un'essenza soggetta a deformazioni, altrimenti dovrò per forza usarlo in lamellare.

Se uso essenze super stabili come il douglas o l'hemlock e le faccio stagionare con l’apposito procedimento non devo usarle in lamellare per avere delle finestre che non si piegano.
Quindi diciamo che il legno se messo in lamellare è sicuramente una buona cosa, ma molto spesso questo procedimento è usato solo per poter utilizzare legno di minore qualità oppure abbreviare passaggi essenziali per la stagionatura e la produzione.
Una cosa importante. Usare legno lamellare non significa che non serve stagionatura. In realtà qualsiasi legno è soggetto a movimenti dopo che è stato tagliato. Il lamellare è una lavorazione che limita i movimenti. Per esperienza è sempre meglio far stabilizzare anche il legno lamellare. Ho visto travetti di lamellare piegarsi come se fossero di legno massiccio con venatura storta.

Tutti gli accorgimenti di stagionatura sono dati per limitare al massimo l'imbarcamento del legno che può compromettere la funzionalità di un serramento.

Utilizzare legno massiccio sicuramente richiede più capacità nel selezionare il legno e la volontà, lo spazio e il tempo di fare stabilizzare il legno in magazzino.

Come abbiamo visto il legno lamellare è necessario per alcune specie legnose, quando voglio ottimizzare i costi perchè permette di ridurre al minimo gli scarti, e anche quando si producono pezzi di particolari dimensioni. Ma non è sempre la soluzione migliore.

Voglio dire che un serramento di pregio non deve essere fatto per forza in legno lamellare.
Se gli infissi sono prodotti da un'azienda che:
·         utilizza legno di un'essenza stabile
·         seleziona le tavole prima di lavorarle
·         le stagiona nei modi e tempi adeguati
avremo sicuramente un serramento più di pregio rispetto ad un serramento in legno lamellare.
Il legno lamellare è usato soprattutto da chi non ha il magazzino per stagionare il legno, da chi non sà o non vuole selezionarlo, da chi non vuole scartare il legno che non và bene.

Se hai delle domande oppure non sono stato esauriente in sull’argomento trattato utilizza il form dei commenti o contattami e saprò darti maggiori informazioni.

Se vuoi saperne di più sul legno utilizzato nel fare serramenti clicca qui

Garazia serramenti di 10, 20, 30 anni - ma quanto vale?

Vedo pubblicità dove che parlano di serramenti con 10, 20, 30 anni di garanzia. Ma se poi abbiamo problema queste garanzie valgono?
Oggi in ufficio mi hanno passato una chiamata di una signora che mi ha fatto pensare. Questa signora mi diceva: “Ho una finestra scorrevole che ha 10 anni, ora il meccanismo si è usurato e non chiude più bene. Ho cercato l'azienda che me l'ha installata ma purtroppo ha chiuso da qualche anno e nessuno mi dà più assistenza, voi riuscite ad aiutarmi”. Speriamo di riuscire a risolvere il problema magari in uno dei prossimi post vi aggiornerò..
Come dicevo questo mi ha fatto pensare a tutte quelle pubblicità che si vedono che molto spesso sono praticamente inapplicabili.
Devi sapere che per la legge italiana chi dà la garanzia è colui che vende e installa un oggetto, non chi lo produce. Lo sapevi?

Quando qualcosa non funziona ci dobbiamo rivolgere al venditore che ci dovrà prestare assistenza e compiere tutte le operazioni necessarie a ristabilire la normale funzionalità.
Sarà poi l'installatore che poi eventualmente richiederà l'applicazione della garanzia al produttore.
Ora proviamo a pensare alle finestre della nostra casa: quando le acquistiamo ci aspettiamo che durino molti anni.
Purtroppo però possono sorgere problemi nella funzionalità o nelle superfici.
Ma se abbiamo acquistato da un rivenditore che nel frattempo ha chiuso come facciamo? Bene, starete pensando, ci rivolgiamo al produttore. Siamo tranquilli perchè probabilmente ce l'avevano  descritto come la migliore azienda italiana/europea/mondiale.
Quindi fiduciosi prendiamo carta e penna e fate un bel reclamo scritto che avrete cura di inviare via posta tramite raccomandata.
Se avrete fortuna dopo qualche tempo il produttore (se non ha cambiato denominazione sociale! e se ha sede in Italia!)  molto probabilmente vi risponderà gentilmente che vi deve inviare un tecnico (a vostre spese) che dovrà verificare l'eventuale problema.
Il risultato finale spesso è che il problema è nato da un montaggio non eseguito bene oppure che quel particolare danno non era previsto nella garazia quindi se volete eliminare il danno la ditta produttrice non dovrà applicarvi le spese di riparazione.
Quindi fate sempre attenzione a chi vi rivolgete per i serramenti delle vostre case perchè è un investimento importante che non può essere sostituito dopo pochi anni.

Per essere sicuri che le garanzie rilasciate poi valgano effettivamente nel momento del bisogno ci si deve rivolgere ad un’azienda che oltre ad essere produttrice installi direttamente i propri prodotti. In questo modo per legge è il produttore che è obbligato a dare le garanzie promesse.
Se poi scoprite che l’azienda esiste da molti anni, che non ha l'abitudine di cambiare ragione sociale ogni 5 anni e che sia ben capitalizzata allora c'è buona possibilità che le garanzie che promette poi vengano effettivamente applicate.

Spero che questo articolo ti sia piaciuto. L'ho scritto perchè spesso leggo e sento garanzie date "tanto per" che palesemente non verranno rispettate perchè sono date da un'azienda non affidabile. Per questo ti lascio il link della mia azienda www.mazziniserramenti.it perchè ci teniamo a far valere le garanzie.

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