Legno lamellare e legno di pregio sono la stessa cosa?

Ecco tre domande che spesso mi fanno i clienti interessati all'acquisto di serramenti in legno:

 1)    Cosa significa serramenti in legno lamellare?
 2)    Legno lamellare è sinonimo di legno pregiato?
 3)    Questi serramenti hanno una durata inferiore rispetto a quelli di legno massello? 

Continua a leggere e ti cercherò di darti qualche informazione chiara.

Ormai è qualche anno che l'uso del legno lamellare viene pubblicizzato e suggerito da molti costruttori di infissi. Però non c'è mai un'adeguata spiegazione e chiarificazione di questo tipo di prodotto. Il risultato? Una grande confusione!
In molti arrivano a chiedersi: “ma quindi il lamellare è un tipo di legno?”.

Continua a leggere e capirai la natura, le caratteristiche e quando è meglio usare il legno lamellare.

Chiariamo subito: il lamellare non è un tipo legno

Il lamellare non è, come alcuni credono, una qualità di legno, ma un particolare tipo di lavorazione. Questa lavorazione viene eseguita al fine di aumentare la stabilità meccanica del legno, nel caso in cui si scelga un essenza che tende ad imbarcarsi.

Il procedimento: come si ottiene il legno lamellare?

Il processo produttivo del lamellare consiste in pratica nell'incollare alcune tavolette (di solito 3 per i serramenti), dette appunto lamelle, una sopra l'altra. In questo modo si ricavano dei travetti che in un secondo tempo andranno a formare gli elementi orizzontali e verticali dei nostri infissi.

Nel legno massiccio, ogni elemento verticale e orizzontale è a sua volta formato da un altro elemento, ricavato da una singola parte del tronco di una pianta.

Legno lamellare non significa legno di pregio!


Analizzando il mercato appare abbastanza evidente che tanti acquirenti vanno alla ricerca del legno lamellare pensando che si tratti di una qualità di legno pregiato.
È importante capire che non è affatto così: i motivi per cui il legno lamellare viene proposto con tanta insistenza dal mercato non sono legati al suo pregio, ma a questioni pratiche e di convenienza.

Legno lamellare: perché viene utilizzato


Abbiamo già detto che prendendo un legno e lavorandolo fino a renderlo lamellare, si aumentano le sue proprietà meccaniche di stabilità.

L'utilizzo del legno lamellare è preferito poiché:
  •     si può usare anche legno scadente, pieno di nodi, da ogni singola lamella vengono tagliati le parti con i nodi,  a questo punto ci rimangono delle tavolette corte che verranno assemblate fino a formare dei pezzi della lunghezza necessaria a produrre l'infisso in questione;
  •     si utilizza anche per essenze molto pregiate: questo perché quando si supera un determinato range dimensionale diventa necessario utilizzare elementi costituiti da lamelle incollate, per poter contrastare le tensioni interne che potrebbero piegare (e quindi danneggiare) il prodotto finito;
  •     un altro fatto che spiega il successo del legno lamellare riguarda la fase di lavorazione (è indubbio che il legno lamellare) richiede molta meno praticità e conoscenza tecnica per essere lavorato, poiché è estremamente più semplice.
Non è necessario infatti osservare con attenzione la fibra del pezzo di legno scelto, prima di lavorarlo, per riuscire a prevedere si si avranno in seguito problemi di imbarcamento o meno.
Questo perché la lavorazione lamellare garantisce al legno un comportamento molto più standard.

Legno lamellare: tutti i difetti

La lavorazione lamellare permette l'utilizzo anche di legni scadenti, legni cioè che non andrebbero usati nella costruzione di infissi, (a causa appunto della loro scarsa qualità), perché pieni di nodi, con fibre tenere poco durevoli che tendono ad imbarcarsi facilmente.
Il legno lamellare non viene stagionato e può quindi dar luogo ai cali dimensionali tipici del legno non stagionato.
Alcune essenze potrebbero non garantire un perfetto incollaggio nel tempo: alcune essenze, come ad esempio il mogano Meranti, contengono oli che possono causare un degradamento della colla usata per incollare tra loro le lamelle. Questo ne causerebbe il probabile cedimento.

Appare quindi evidente a questo punto che il legno lamellare non sia una qualità di legno, né tanto meno un legno pregiato. Ora la domanda è…

Come riconoscere un legno pregiato?

Ecco alcune caratteristiche che devo valutare per sapere se un tipo di legno è pregiato o no..

Resistenza.
La regola base quando si parla della distinzione tra legni pregiati e legni scadenti sta nella resistenza: più un legno è in grado di resistere alle intemperie, al passare del tempo, senza subire continui trattamenti, più è alto il pregio dello stesso. Prendiamo l'esempio di legni come il rovere, il teak, il Niangon, il Douglas: questi, se esposti alle intemperie, non marciscono per molti, molti anni.
Si può affermare con tranquillità che i due legni che garantiscono prestazioni migliori in questo senso sono il rovere e il Niangon.

Pesantezza.
Una regola molto semplice da ricordare e da constatare: più un legno è pesante, più è robusto, quindi durevole. Attenzione però! Se è vero che un legno di questo tipo garantirà una maggiore durata nel tempo, è altresì vero che avrà minori performance termiche.

I nodi.
Il nodo generalmente è considerato un difetto del legno: più i nodi sono grossi e più il difetto è marcato. Il pino, ad esempio, ha molti nodi piedi di resina che, se non vengono opportunamente scartati, possono provocare una fuoriuscita della sostanza, provocando un forte disturbo estetico.
Per questo motivo la mancanza di nodi è sinonimo di legno pregiato.


Abbiamo visto che il fatto che un legno sia lamellare non provoca nessun effetto (positivo) sulla resistenza agli attacchi di funghi e muffe, grandi nemici del legno.
Anche per questo motivo diventa importante capire – vogliamo ripeterlo ancora – che il legno non è da considerarsi pregiato solo perché è lamellare.
Quando ti troverai quindi a leggere un preventivo dove ti vengono proposti legno di pino o di abete in lamellare, sappi che non starai per acquistare un legno di pregio, ma un legno in grado di assicurarti qualche difettosità in meno rispetto alla variante del massiccio.

Questo non ti basta? 

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